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sabato 15 novembre 2008

Obama come Roosevelt: il "weekly radio address" tra tradizione e innovazione



Anche il tradizionale discorso radiofonico alla nazione del sabato pomeriggio ha fatto la sua comparsa online, su youtube: Barack Obama continua a muoversi nel web, senza tradire le migliaia di internauti che l'hanno portato alla vittoria.
Il suo intento è rendere il processo politico più trasparente e accessibile a tutti, mantenendo viva l'attenzione e la curiosità di tutti quei numerosi elettori che, grazie ad un nuovo modo di fare propaganda, si sono interessati alla vita politica americana.

Barack Obama come Franklin Delano Roosevelt per popolar
ità e innovazione: se al secondo si deve l'introduzione delle "fire side chats" quali momenti di pubblica condivisione e analisi dei temi più importanti della settimana, al primo si riconosce il merito di aver portato le tradizionali "chiaccherate davanti al caminetto" dalla radio alla rete, riadattandole alle esigenze e alle tecnologie di oggi.
Il "weekly radio address" online non è che l'ultima novità destinata a diventare una piacevole consuetudine per Obama: l'aver garantito nel suo programma la totale salvaguardia della libertà di Internet dimostra infatti come la presenza e l'utilizzo dei nuovi media siano destinati a diventare la costante di un nuovo modo, non solo americano, di fare politica.

venerdì 7 novembre 2008

Barack Obama, protagonista o prodotto del cambiamento?

Barack Obama ha vinto, è il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. Ha puntato dove altri non avevano mai osato, ha mirato a chi, di politica, non ne voleva proprio sapere. E ce l'ha fatta. "Because change can happen": perchè il cambiamento è possibile.
Quarantaquattresimo presidente degli States: il primo afro-americano, l'unico ad avere una galleria fotografica personale su flickr.
Decide di parlare alla gente utilizzando i mezzi di comunicazione "della gente": sceglie la comunicazione immediata, la condivisione e la partecipazione diretta che solo la rete può offrire; capisce e decide di dover sfruttare Internet e le sue grandi potenzialità. C'è chi addirittura parla di politico 2.0: sul
sito ufficiale, la dicitura "Obama everywhere" rimanda ai numerosi siti abilmente utilizzati per raggiungere e colpire le più impensate fasce di popolazione.
Il web 2.0 è il vero protagonista della sua lunga campagna elettorale, la sua arma vincente: facebook, youtube, mySpace, linkedin, perfino una web tv. La propaganda di Obama nasce online, dove, degna figlia del suo tempo, raccoglie i primi sostenitori, ma è il cellulare, in particolare l'iPhone, a fare la differenza: avvicina il candidato ai suoi elettori e gli permette, una volta vinto, di ringraziarli singolarmente via sms.
Ma Barack Obama è prodotto o artefice del cambiamento che tanto lo ha caratterizzato? Probablimente entrambi: artefice perchè primo a servirsi delle nuove tecnologie in maniera così abile e accurata, prodotto perchè frutto di una società che, alimentata ogni giorno da bit e mms, diventa sempre più multimediale.











"I'm asking you to believe. Not just in my ability [...] I'm asking you to believe in yours"

(foto di David Katz/Obama for America)