Anche questo "funesto anno bisesto" è arrivato al termine: manca ormai una manciata di ore alla fine del 2008, anno per certi aspetti rivoluzionario, sicuramente intenso e travagliato. Tanti gli eventi che entreranno nei libri di storia, ancor di più quelli che ci hanno colpito, commosso e accompagnato in questi 366 giorni.
In dodici mesi, l'Italia ha dovuto gestire l'indignazione e la rabbia per i cumuli di rifiuti dati alle fiamme lungo le strade di Napoli, ha affrontato una crisi di governo che, dopo aver portato alle elezioni anticipate, ha visto la vittoria del centro-destra e il ritorno di Silvio Berlusconi sulla scena politica. Scioperi e manifestazioni hanno invece accompagnato il caso Alitalia e la riforma Gelmini. Nel mondo, se da una parte le Olimpiadi di Pechino sono state segnate dalle polemiche sui diritti umani, dall'altra gli Stati Uniti hanno eletto, con una svolta epocale, il loro primo presidente afroamericano. Ma è la crisi finanziaria ad avere interessato e preoccupato maggiormente l'intera popolazione mondiale negli ultimi mesi.
In dodici mesi, l'Italia ha dovuto gestire l'indignazione e la rabbia per i cumuli di rifiuti dati alle fiamme lungo le strade di Napoli, ha affrontato una crisi di governo che, dopo aver portato alle elezioni anticipate, ha visto la vittoria del centro-destra e il ritorno di Silvio Berlusconi sulla scena politica. Scioperi e manifestazioni hanno invece accompagnato il caso Alitalia e la riforma Gelmini. Nel mondo, se da una parte le Olimpiadi di Pechino sono state segnate dalle polemiche sui diritti umani, dall'altra gli Stati Uniti hanno eletto, con una svolta epocale, il loro primo presidente afroamericano. Ma è la crisi finanziaria ad avere interessato e preoccupato maggiormente l'intera popolazione mondiale negli ultimi mesi.
Quest'anno bisesto ha però deciso di rimanere funesto sino alla fine: da alcuni giorni continuano i violenti bombardamenti di Israele sulla striscia di Gaza. Tra le centinaia di vittime, numerosi i bambini. In tanti questa notte festeggeranno secondo tradizione: il mio pensiero va a chi, invece, anche questa sera, non festeggerà.
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