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sabato 25 ottobre 2008

"Anche il futuro non è più quello di una volta"


Non si vedeva l'ora di diventare grandi; ora se ne farebbe volentieri a meno. Era piacevole immaginare il domani con l'infantile certezza di poter realizzare tutto, certi che "volere fosse potere". Ma oggi, a pochissimo dal traguardo, è diventato difficile anche sognare: decisamente più facile attaccarsi l'etichetta di "bamboccioni" e ancorarsi al divano di mamma e papà.

Ammetto goliardicamente di fare la "mantenuta" e altrettanto serenamente confesso che, se potessi, farei la studentessa a vita: quale status migliore! Ho sempre desiderato e cercato la mia autonomia economica, ma il solo pensiero di dover un giorno fare la dichiarazione dei redditi mi fa venire i brividi. E se penso che, per come si stanno mettendo le cose, potrei lavorare fino a ottant'anni senza neppure la certezza della pensione, mi accorgo di come non ci sia al mondo posto più delizioso del bilocale in affitto pagato dai miei.

I sogni e i progetti non sono cambiati: si desidera ancora un lavoro, una casa e una propria indipendenza. Ma è il mondo a non esser più quello di una volta. Così, mentre cerco di capire se sia stato saggio dare retta al cuore e non alla testa, mi domando se non sia il caso di prolungare un pò gli studi e rimandare il giorno in cui l'affitto lo dovrò pagare io...

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